Assegno di Inclusione, l’INPS non lo paga più: sorpresa terrificante per chi fa richiesta | Famiglie lasciate a secco
Brutte notizie per chi negli ultimi mesi ha ricevuto l’ADI. L’INPS potrebbe non pagare più l’assegno a tantissime famiglie.
L’Assegno di Inclusione ha da un anno preso il posto del tanto discusso Reddito di Cittadinanza, rappresentando una boccata d’ossigeno per le famiglie che si trovano costrette a vivere in un momento economico sempre più complesso, caratterizzato da costi crescenti per alimenti, tasse e spese mediche.
Tuttavia, nonostante le difficoltà, accedere a questa agevolazione non è automatico né garantito per tutti. L’Assegno di Inclusione, come altri bonus statali, è legato a specifici requisiti economici e patrimoniali, che devono essere rigorosamente rispettati.
Tra questi, la presentazione di un ISEE aggiornato e il rispetto di determinate soglie di reddito. Inoltre, ci sono ulteriori condizioni legate alla partecipazione a percorsi formativi o di inclusione lavorativa. In più, per beneficiare dell’Assegno di Inclusione, è necessario sottoscrivere il Patto, un impegno che prevede la partecipazione attiva a percorsi di formazione o reinserimento lavorativo. La mancata adesione a questi percorsi comporta la revoca immediata del beneficio.
Chi non riceve più il bonus
Questo non è tutto, l’assegno infatti viene concesso per la prima volta per un massimo di 18 mensilità consecutive e una volta esaurito questo periodo, i richiedenti devono ripresentare domanda per ottenere un rinnovo, che però segue regole diverse.
Una delle sorprese più spiacevoli per chi percepisce l’Assegno di Inclusione riguarda il periodo di sospensione tra un ciclo di erogazione e il successivo, poiché dopo le prime 18 mensilità, infatti, l’INPS richiede un mese di pausa prima di poter rinnovare il beneficio per ulteriori 12 mesi.
Addio bonus per queste famiglie
Questo periodo di interruzione serve per effettuare tutte le verifiche necessarie sui requisiti del richiedente, al fine di prevenire abusi e garantire che l’assegno vada effettivamente a chi ne ha diritto. Durante questo mese, però, le famiglie si trovano improvvisamente senza alcun aiuto economico, un vuoto che può avere conseguenze pesanti su chi già fatica ad arrivare a fine mese.
Per evitare problemi durante il periodo di sospensione, è fondamentale pianificare in anticipo, infatti chi beneficia dell’Assegno di Inclusione deve monitorare attentamente le scadenze e preparare tutta la documentazione necessaria per il rinnovo, inclusa la presentazione di un ISEE aggiornato. In questo modo si arriverà preparati alla richiesta. Per sopravvivere durante il mese di stop è consigliabile accantonare una piccola somma ogni mese, se possibile, per far fronte a eventuali imprevisti.