Truffe telefoniche, a questi numeri non rispondere mai: i prefissi nascondono un raggiro mondiale | Finisci senza soldi
Le truffe telefoniche sono una minaccia in costante crescita che diventa di anno in anno sempre più sofisticata e difficile da riconoscere.
In Italia, si stima che ogni anno migliaia di persone cadano vittima di raggiri tramite chiamate, messaggi e altri sistemi digitali. Secondo i dati forniti dalla Polizia Postale, solo nel 2023, le segnalazioni di frodi via telefono e internet sono aumentate del 35% rispetto all’anno precedente. Questo significa che un numero sempre maggiore di persone è coinvolto in tentativi di truffa, spesso con conseguenze economiche molto pesanti.
Uno degli aspetti più preoccupanti di queste truffe è che i responsabili sono spesso difficili da identificare in quanto operano da località estere, utilizzano numeri di telefono anonimi e piattaforme digitali come WhatsApp o Telegram per nascondere la loro identità.
Di conseguenza, le vittime possono avere difficoltà a ottenere giustizia e recuperare il denaro sottratto e a conoscere le vere identità di queste organizzazioni. L’unica vera difesa rimane quindi la prevenzione, continuando ad essere informati sui metodi utilizzati dai truffatori così da adottare misure di sicurezza per proteggersi da attacchi.
Come si riconoscono le truffe telefoniche?
Tra le più famose tecniche compare lo smishing, ovvero il phishing tramite sms. Tramite questa truffa, la vittima riceve un messaggio che sembra provenire dalla banca o da un servizio postale, chiedendo di cliccare su un link per risolvere un problema urgente, come l’intrusione di una persona non autorizzata o un blocco di un pagamento. Nonostante in molti possano farsi prendere dal panico, a un occhio attento non può sfuggire il fatto che questi sms di truffa spesso contengono errori grammaticali o stilistici, un chiaro segno che il mittente non è legittimo. È importante quindi controllare attentamente il contenuto del messaggio e mai cliccare su link sospetti.
Un altro raggiro molto famoso è il vishing, ovvero la truffa che avviene tramite telefonata diretta. In questo caso, il truffatore può fingere di essere un operatore bancario o un altro professionista, chiedendo dettagli finanziari o di accedere al conto corrente. La regola principale e consiste nel non fornire mai informazioni personali o bancarie per telefono, soprattutto se la chiamata è inaspettata e proviene da un numero sconosciuto.
A cosa fare attenzione oggi?
Ad oggi, molte persone si sono ritrovate vittime di uno stesso raggiro, che conta diversi punti evidenti. Il primo camp
anello d’allarme riguarda l’arrivo di telefonate da numeri con prefissi esteri, spesso +33 (Francia), +351 (Portogallo) o +31 (Olanda).
Il truffatore può fingere di essere un parente in difficoltà o un rappresentante di una banca, cercando di ottenere informazioni sensibili o denaro. Questi numeri chiamano più volte nella speranza di far preoccupare la vittima e convincerla a rispondere o inviare denaro e, in alcuni casi, i truffatori riescono anche a installare malware sui telefoni delle vittime tramite link inviati in messaggi.