Il freddo ha già iniziato a farsi sentire in tutta Italia, con temperature che stanno scendendo rapidamente soprattutto nelle regioni del Nord, richiedendo un un’accensione del riscaldamento anticipato.
Molte famiglie si preparano ad affrontare l’inverno e il desiderio di accendere i termosifoni cresce, ma per molte zone bisognerà ancora aspettare. Come ogni anno, infatti, l’accensione degli impianti di riscaldamento è regolata da precise date stabilite dal governo, per garantire un risparmio energetico e contenere l’inquinamento atmosferico.
Sebbene la necessità di riscaldare le case si faccia sempre più urgente, molti cercano alternative che consentano di risparmiare sia in termini di costi che di risorse. Accendere i termosifoni prima del tempo, oltre a comportare multe salate, potrebbe risultare particolarmente costoso considerando il rincaro delle bollette.
Fortunatamente, per chi desidera riscaldare la casa in modo più ecologico ed economico, c’è una soluzione che permette di sfruttare un bonus ancora attivo fino a fine anno, ovvero il “bonus stufa“, grazie al quale, chi decide di investire in stufe a legna, pellet o caminetti potrà ridurre considerevolmente le spese di riscaldamento, avendo accesso a una serie di detrazioni fiscali che permettono di recuperare parte delle spese sostenute direttamente tramite le Dichiarazionoi dei Redditi annuali.
Di incentivi per l’acquisto di sistemi di riscaldamento ecologici ce ne sono molti, alcuni più vantaggiosi di altri. Il Bonus Ristrutturazione al 50%, ad esempio, è attivo solo fino al 31 dicembre 2024 ed è uno degli strumenti più accessibili per ottenere una detrazione fiscale sull’acquisto e installazione di stufe a legna, a pellet o caminetti. La detrazione copre il 50% delle spese, includendo l’installazione, la realizzazione o il rifacimento della canna fumaria e la prima accensione. Il rimborso avviene in dieci quote annuali uguali detratte dall’Irpef.
Per accedere a questo bonus è necessario acquistare una stufa o un caminetto con certificazione ambientale di 4 stelle (per sostituzioni) o 5 stelle (per nuove installazioni) e l’installazione deve essere eseguita da un professionista qualificato, che fornirà la Dichiarazione di Conformità. Il pagamento, inoltre, deve essere effettuato con il cosiddetto “bonifico parlante“, riportando nella causale il riferimento normativo, il codice fiscale e la partita IVA dell’azienda.
Chi non vuole perdere tempo, può anche sfruttare il bonus mobili, che permette una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, compresa la stufa a pellet. Anche in questo caso è valido fino a dicembre 2024 e il tetto massimo di spesa detraibile è di 5.000 euro.
In alternativa, l’Ecobonus offre un’ulteriore possibilità di detrazione tra il 50% e il 65%, a seconda del tipo di intervento, che va dal semplice miglioramento dell’impianto di riscaldamento alla riqualificazione energetica totale dell’edificio.