Tv, oltre al canone arriva la multa: questi canali non puoi più vederli | Attivo il blocco automatico in tutte le case
Guardare la tv in streaming è di sicuro comodo e anche molto semplice, tuttavia stanno giungendo brutte notizie per i telespettatori dall’AGCOM, che cambieranno radicalmente il modo in cui si godranno gli spettacoli televisivi.
I servizi in streaming hanno vissuto di recente un’ascesa inarrestabile, ma di pari passo sono cresciute anche le soluzioni legate alla pirateria. L’IPTV e il famoso “pezzotto” sono tra le due alternative più in voga in quanto permettono di accedere a contenuti premium senza pagare, unificando tutte le piattaforme e tutti i canali a pagamento.
Il loro uso però non solo compromette il settore cinematografico e giornalistico, ma anche quello della TV, che subisce gravi perdite che compromettono, nel tempo, le risorse destinate agli investimenti per la qualità.
Le piattaforme illegali a bassissimo costo sono particolarmente conosciute per la visione di film e telefilm, e per la visione dello sport, soprattutto del calcio. Il loro utilizzo però, non solo mina i diritti d’autore, ma rovina anche l’esperienza di visione di chi paga gli abbonamenti in modo legittimo.
Cosa rischia chi guarda i programmi con l’IPTV?
Oltre agli ovvi riscontri negativi sul settore del cinema, l’utilizzo dell’IPTV e del pezzotto mette a rischio concretamente anche gli utenti che, per troppo tempo ancora, sono rimasti impuniti, godendo della visione di programmi e film nuovi di zecca.
Gli utenti che si affidano a queste soluzioni rischiano molto sulla salvaguardia dei loro dati personali, i quali possono essere raccolti e utilizzati senza il loro consenso. I server illegali in cui vengono mostrati i contenuti, inoltre, possono compromettere la sicurezza delle informazioni personali e finanziarie.
Sanzioni in arrivo per chi guarda TV illegalmente
I rischi però non finiscono qua, infatti l’AGCOM ha recentemente deciso di non tollerare più alcun uso di questi sistemi pirata, tanto che con l’avvento della Legge n. 93/2023, le sanzioni diventano automatiche e anche molto elevate. Grazie a un accordo, l’autorità possono infatti incrociare i dati degli utenti, inviando multe senza nuove autorizzazioni. La cifra di queste sanzioni partono da un minimo di 150 euro e arrivano a un massimo di 5mila.
I colpevoli di questo reato saranno scoperti grazie all’uso del Piracy Shield, che consente all’AGCOM di bloccare immediatamente e in maniera automatica i canali, inviando le multe direttamente a casa, senza preavviso alcuno. Tali misure sono state autorizzate principalmente per disincentivare gli utenti, dissuadendoli così dall’utilizzo continuo dei servizi illegali.