In Italia, la situazione delle pensioni è da tempo al centro della discussione politica, soprattutto in un contesto economico non particolarmente florido e, anzi, caratterizzato da continui aumenti dei costi.
Tra l’inflazione e l’aumento dell’energia, il potere d’acquisto delle famiglie e dei pensionati è messo a dura prova, poiché si riduce di molto la possibilità di affrontare le spese emergenziali, oltre che quelle di routine, come la spesa alimentare o quella medica.
L’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e dei servizi ha portato molti pensionati a fare i conti ogni mese per riuscire a raggiungere la fine del mese senza troppi sforzi.
Per aiutare le persone più in difficoltà, il sistema pensionistico italiano prevede dei meccanismi di rivalutazione che, periodicamente, ristabiliscono un equilibrio al fine di mantenere inalterato il potere di acquisto, garantendo una protezione economica in più.
Il prossimo mese, a ottobre, è previsto un aumento piuttosto importante delle pensioni. Infatti, grazie a un ricalcolo delle nuove aliquote IRPEF stabilite dal Governo durante la recente manovra, i pensionati potranno finalmente godere di un bel regalo statale, che varierà in percentuale all’importo percepito mensilmente.
Nello specifico, ecco pubblicate dall’INPS tutte le modifiche apportate a seconda della fascia di reddito:
La modifica apportata dall’INPS sarà pubblicata in anticipo sul portale al quale è possibile accedere tramite SPID, CIE 0 CNS. Nonostante le variazioni sul cedolino siano disponibili online già prima dell’effettivo accredito, per poter ritirare i propri soldi negli uffici di Poste Italiane è necessario rispettare la classica suddivisione in base al cognome. Per evitare file e assembramenti, è possibile seguire questa scaletta:
1° ottobre: cognomi dalla lettera A alla B;
2 ottobre: cognomi dalla lettera C alla D;
3 ottobre: cognomi dalla lettera E alla K;
4 ottobre: cognomi dalla lettera L alla O;
5 ottobre (mattina): dalla lettera P alla R;
7 ottobre: cognomi dalla lettera S alla Z.